All’alba degli anni ’60 Paolo Martorano è un sergente dell’esercito italiano di stanza a Civitavecchia, quando uno zio che vive a Genova, altra grande realtà portuale della penisola, gli parla con entusiasmo di una nicchia di mercato dal potenziale ancora inespresso. Si tratta di provvedere al lavaggio, alla stiratura e alla consegna della biancheria utilizzata all’interno delle navi che arrivano in porto e che si trovano a dover pulire, trattare e sostituire grandi quantità di tessuti in un arco tempo limitato. Immaginando analoghe opportunità nella sua città, nel 1962 Paolo ha una grande intuizione imprenditoriale e, con lo stesso entusiasmo trasmessogli dallo zio – frutto di quei meravigliosi anni di fiducia nell’uomo e nei suoi mezzi – fonda la Lastim, acronimo di Lavanderia Stireria Martorano.

Tutto inizia con un piccolo locale di 25m2, molto lavoro manuale (tutti gli articoli venivano piegati manualmente con metodica precisione) e una sviscerata ambizione che, presto, porta Paolo a trasferire l’attività in uno spazio di 140m2 in Via Giordano Bruno. Una mossa, questa, che, negli anni ’70, gli offre la possibilità di intercettare le esigenze e le richieste di realtà più affermate, come le Ferrovie dello Stato e le navi cargo e mercantili in sosta al porto di Civitavecchia.
Nel 1979, però, quello slancio che aveva rappresentato la forza dell’azienda negli anni del boom economico sembra affievolirsi con l’improvvisa scomparsa del suo fondatore. A subentrargli, inizialmente, è la moglie Elsa, con il supporto delle figlie più grandi, Nadia e Orietta. Dopo poco tempo, poi, quando anche Elsa viene a mancare, è il figlio Ettore, il più
piccolo, a prendere in mano le redini della Lastim all’età di soli 22 anni. È 1987 e Ettore decide di proseguire il percorso intrapreso dai genitori nel segno della continuità: diventa il CEO dell’azienda e sceglie di chiamare suo figlio, nato proprio nel 1987, Paolo.

lastim Ettore Martorano
lastim inizio

A maggio del ’93 Ettore sposta la Lastim alla zona industriale di Civitavecchia all’interno di uno stabilimento di 1250m2 di superficie e inizia a dare all’azienda un’impronta industriale. Espande i confini commerciali nelle regioni adiacenti ed intensifica i servizi portuali. Anno dopo anno, si dedica inoltre al rinnovamento tecnologico, dotando l’impianto di macchinari sempre più all’avanguardia e a basso impatto ambientale, ma anche ad ampliare la qualità del servizio offerto, aspetto che ancora oggi eleva la Lastim al di sopra di molti concorrenti. Nei suoi 56 anni di storia la Lastim è cresciuta e si è ampliata, senza mai venir meno ai suoi valori fondanti; valori che risiedono nella tradizione e che sono l’anima di un’azienda di successo, che ha saputo investire nell’innovazione tecnologica senza snaturare la sua identità.
Oggi, infatti, la sfida che vuole cogliere è proprio quella di perseguire la massima qualità, stabilizzando la produzione e investendo sulle energie rinnovabili.